Dopo un periodo di assenza, ritorniamo alla carica pronti per donarvi EMOZIONI! Sì! Proprio così, avete capito bene emozioni e non mi resta che dirvi: “BUONA LETTURA”.
Oggi vi parlerò dell’importanza del marketing collegato alle emozioni, il cosiddetto: Marketing Emozionale.
Ma cos’è il Marketing Emozionale?
Come abbiamo visto nei precedenti articoli collegati al marketing (bit.ly/2tBUADr), abbiamo definito il marketing quel ramo dell’economia che si occupa dello studio descrittivo del mercato e dell’analisi dell’interazione del mercato e degli utilizzatori con l’impresa.
Molto spesso, in esso vi possono essere varie sfaccettature e proprio una di queste è collegata alle emozioni, da qui il marketing emozionale.
La definizione di Marketing Emozionale o Emotional Marketing, viene teorizzata da Bernd H. Schmitt.
Professore della Columbia University, che lo descrive come un’esperienza memorabile che il cliente deve sperimentare, tale da superare le sue aspettative, che in altre parole anticipi i suoi desideri inconsci, soddisfacendoli al tempo stesso.
Dalla definizione quindi, ci troviamo catapultati in una serie di sensazioni, sentimenti, emozioni e cosa, più di una fotografia può far riaffiorare ciò?
La fotografia come visto è un ricordo sempre vivo, possono passare: anni, mesi e giorni, ma la fotografia lascia sempre la sua interezza.
Cosa può essere di più vero, se non una fotografia per far del marketing emozionale?
Le aziende e le grandi company, hanno studiato al meglio tale fenomeno, per rendere le loro campagne quanto più coinvolgenti ed emozionanti al tempo stesso.
“E’ solo un’illusione che le foto si facciano con la macchina.In realtà si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa” – Henry Cartier-Bresson
L’intensità, racchiusa in un istante, colto dalla macchina fotografica, ha fatto sì che il marketing, utilizzasse ciò, per uno scopo ben preciso: veicolare le emozioni attraverso uno scatto fotografico.
Quella del marketing emozionale è una strategia di mercato che ricorre ai sentimenti ed alle emozioni più intime dell’essere umano per “far innamorare” i clienti di un brand.
La fotografia , è vista come lo strumento migliore, per evocare in chi la guarda sensazioni ed emozioni che sono alla base del processo d’acquisto.
Spot pubblicitari, cartelloni, volantini, campagne di marketing e comunicazione, sfruttano sempre di più questa componente per catturare l’attenzione e la fidelizzazione del consumatore, con il quale si cerca di interagire con un margine di
coinvolgimento sempre maggiore, affinché essi vivano un’esperienza indimenticabile che li leghi il più possibile al bene o al servizio in questione.
Per fa sì che il marketing emozionale funzioni appieno, occorre che il messaggio diffuso dalla fotografia sia chiaro, e semplice.
Se il target a cui è rivolto il messaggio impiega più di qualche secondo a capirne il senso o a sviluppare una fidelizzazione legata al sentimento provocato dall’immagine usata, significa che quel messaggio, quella fotografia, non è efficace.
Le componenti e gli elementi emotivi, risultano quindi fondamentali per coinvolgere il cliente, non soltanto da un punto di vista materiale del bene, ma soprattutto sul piano emozionale ed esperienziale.
La riprova del potere dell’immagine nella comunicazione “emozionale” è dato dallo spazio che i vari social network dedicano a questo tipo di “contenuto” e il modo con cui le aziende stanno sfruttando questi strumenti (Flickr, Facebook, Pinterest e altri)
per relazionarsi con i propri clienti; una relazione che si sviluppa attraverso la comunicazione dei valori e delle emozioni che il brand è capace di trasmettere.
Di recente Amazon ha fatto, delle proprie recensioni degli spot tv. Idea geniale, che fidelizza innanzitutto il cliente sempre più al brand, ma la cosa più bella è che il colosso statunitense ha dato parola al cliente, come nessuno mai sino ad ora.
Qui entra in gioco l’emozione, che con una semplice foto di un signore con un carrello, ha dato vita ad un’emozione, quella di essere parte del brand, come a dire: tu conti per noi.
Altro colosso mondiale coca-cola che in ogni strada del mondo, ci ha resi tutti uniti, in un’unica campagna creativa globale, sotto l’unica nuova tag line “Taste the Feeling”.
“Col passare del tempo abbiamo scoperto che più presentiamo Coca-Cola come un’icona, più diventiamo piccoli” ha detto De Quinto.
“La grandezza di Coca-Cola risiede tutta nel fatto di essere un piacere semplice.
Di conseguenza, quanto più umili saremo, tanto più grandi diventeremo.
Vogliamo aiutare la gente a ricordare il motivo per il quale ama il prodotto tanto quanto ama il marchio”.
Ed ancora la campagna lanciata l’anno scorso da coca-cola, con la personalizzazione dei nomi sulle etichette e poi reinventata dalla Ferrero, per la nutella?
Tutti modi per far sì che il cliente sia sempre più vicino al brand e che sia sempre più coinvolto, tramite immagini, illustrazioni quindi … FOTOGRAFIE, ad esso.
Questi sono esempi chiari, di come una fotografia che di per sé ha già un suo messaggio chiaro senza troppe parole, possa essere uno strumento cardine nel marketing.
Ancora una volta possiamo notare, come questa eterna storia d’amore, tra marketing e fotografia è sempre più solida, di modo“offrire” ai potenziali clienti, le emozioni per comunicare al meglio.
Vi lascio con un video, che di emozioni me ne ha trasmesse tante la prima volta che l’ho visto.
Alla prossima, sperando che sia stata una lettura coinvolgente e soprattutto emozionale 🙂 Continuate a seguirci.